
ANURAG THAPA AL LAVORO IN NEPAL DOPO L’ESPERIENZA FORMATIVA AL BUFALINI.
Pubblichiamo con grande soddisfazione il resoconto ricevuto dal Dottor Anurag Thapa, il giovane chirurgo nepalese che si è aggiudicata la fellowship offerta da Interethnos Interplast grazie ad un accordo con Ausl Romagna.
La convenzione gli ha permesso di frequentare come medico specializzando il Centro Grandi Ustionati di Cesena, diretto dal Dottor Davide Melandri, per la durata di tre mesi, al fine di migliorare le sue competenze nella gestione del paziente ustionato. In questa nota il Dottor Thapa illustra i primi risultati conseguiti dopo la sua esperienza italiana nell’ospedale di Katmandu dove sta attualmente operando.
La fellowship di Interethenos Interplast Italy mi è stata davvero di grande aiuto.
Mi ha fornito, infatti, una visione sulla gestione globale del paziente ustionato.
In primo luogo ho realizzato l’importanza dell’organizzazione del trattamento chirurgico, ma anche di quella dell’approccio umano nel migliorare la sicurezza e la qualità dei risultati.
Il briefing mattutino dell’equipe del centro ustioni è un’idea vincente. E’ semplice per tutti confrontarsi e migliorare ed è di certo un altro fattore che accresce la sicurezza per il paziente. Nel nostro centro questa modalità mancava e stiamo cercando di istituirla.
Un altro importante obiettivo che stiamo cercando di raggiungere in Nepal è un miglioramento del controllo delle infezioni.
Sto anche cercando di aumentare l’utilizzo della tecnica di Alexander che ho visto a Cesena e prevede l’innesto di cute del paziente per coprire aree molto estese, con una seconda copertura temporanea data da cute da donatore dalla banca della cute.
Abbiamo anche iniziato a eseguire escarectomie più precoci delle ustioni.
Evidenziare quali fossero i nostri punti deboli e migliorabili, non sarebbe stato possibile senza il supporto di Interethnos Interplast Italy.
Stiamo inoltre conducendo uno studio multicentrico fra Katmandu e Cesena per evidenziare retrospettivamente le differenze nel profilo del paziente ustionato nei due centri (uno in un Paese in via di sviluppo, l’altro in un centro all’avanguardia) per capire quali sono i fattori che possiamo modificare per migliorare la mortalità e gli esiti funzionali dei pazienti.